Riconoscere e Affrontare le Carenze e gli Eccessi Nutrizionali delle Piante

Carenze ed Eccessi Nutrizionali delle piante, come riconoscerli e curarli

 

Sommario

 

La Guida Essenziale per Riconoscere le Sottigliezze delle Carenze Nutrizionali: Come Interpretare i Sintomi e Prevenire il Declino delle Piante

Gli squilibri nella crescita delle piante derivano dai più svariati motivi: asfissia radicale, necrosi delle piante, eccessiva luminosità, picchi di freddo, variazione di pH del substrato, ecc. Le carenze nutritive delle piante influiscono molto sulla qualità finale delle produzioni.

Gli elementi di cui si nutrono le piante sono diversi: i macro e i mesoelementi sono di primaria o secondaria importanza e i microelementi sono assorbiti in quantità minori. Tutti giocano ruoli diversi nello sviluppo della pianta che, tuttavia, sono ugualmente importanti. Gli squilibri che si generano a causa delle carenze nutrizionali portano a sintomi specifici come bordature, schiarimenti, decolorazioni, arrossamenti. A seconda dell’elemento carente, si evidenziano in una o più parti della pianta.

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Carenza o Eccesso di CO₂, Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio, Calcio, Ferro, Manganese

La deficienza di anche solo uno degli elementi nutritivi menzionati può causare una vasta gamma di segni di carenza che, se non affrontati nel tempo, possono portare all’arresto della crescita e, alla fine, alla morte della pianta. Queste carenze nutrizionali possono colpire qualsiasi tipo di pianta, che sia coltivata in orto, giardino, sia in ambienti interni o esterni. Diagnosticare un problema di nutrizione delle piante richiede attenzione e non si può basare semplicemente su un singolo sintomo. Generalmente, le carenze nutritive si manifestano attraverso segni visibili sulle foglie (anche sul lato inferiore), sui fiori, sui fusti, sui frutti e sull’aspetto generale della pianta. Tuttavia, i sintomi non sono sempre immediatamente riconoscibili. È quindi consigliabile utilizzare concimi completi che contengano anche microelementi per prevenire carenze nutrizionali. Nel caso in cui una carenza sia già presente, è necessario ricorrere a prodotti specifici, ad esempio concimi a singolo componente. Talvolta, una carenza può derivare da un’infestazione di parassiti, quindi prima di intervenire per correggere la nutrizione della pianta, è fondamentale affrontare eventuali problemi legati ai parassiti.

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Carenza di Ferro (Fe) nelle piante

Carenza di Ferro (Fe)

La carenza di ferro nelle piante inizia tipicamente sulle foglie nuove ed è segnalata da clorosi internervali, che possono poi evolvere in un’ampia decolorazione delle foglie apicali. È comune in suoli con un pH superiore a 6.5 e i sintomi possono manifestarsi durante periodi di forte crescita o stress. Mentre le venature rimangono verdi, le aree interne delle foglie diventano gialle. La clorosi diventa progressivamente più evidente e, nei casi più gravi, può portare alla caduta delle foglie. Le piante acidofile possono soffrire di carenza di ferro se coltivate in terreni neutri o alcalini.

Sintomi:

  • Clorosi molto evidente sulle foglie giovani, partendo dalle nervature.
  • Diffusione dell’ingiallimento anche sulle foglie più vecchie.
  • Sviluppo di necrosi sulle foglie.

Cura: Per contrastare la carenza di ferro, è consigliabile ridurre il pH del suolo ed evitare concimi contenenti zinco o manganese. Successivamente, si può applicare il ferro chelato, come il FishPlant Iron.

 

Eccesso di Ferro

L’eccesso di ferro è raro, ma può interferire con l’assorbimento del fosforo e di altri elementi. Gli eccessi possono causare foglie bronzee e macchie marroni, fino alla morte della pianta.

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Carenza di Potassio (K) nelle piante

Carenza di Potassio (K)

La carenza di potassio, un elemento mobile, si verifica occasionalmente sia nei substrati di coltivazione indoor che all’aperto in terreno, ma raramente nelle coltivazioni idroponiche. Le piante affette da carenza di potassio presentano bordi fogliari gialli e macchie clorotiche, simili alla carenza di calcio ma localizzate solo lungo il bordo della foglia. Le foglie più basse possono morire o diventare di un colore marrone chiaro, mentre la pianta diventa più suscettibile alle malattie. Il potassio è generalmente presente nel suolo, ma spesso è bloccato dall’alta salinità del substrato. L’eccessiva evaporazione dai margini fogliari può causare bruciature rosse associate a steli dello stesso colore.

Sintomi:

  • Le foglie vecchie perdono la lucentezza e sviluppano macchie rugginose.
  • I margini fogliari diventano secchi, marroni e si sollevano.
  • Ritardo e riduzione significativa della fioritura.
  • I rami e i gambi diventano molto sottili.

Cura: Per contrastare la carenza di potassio, è consigliabile fertilizzare con concimi a rapido assorbimento come il Bionova K 20%, che garantiscono risultati visibili in circa 2-4 giorni. Altre fonti di potassio efficaci includono il Guanokalong Complete Organics Mix e il Rhino Skin.

 

Eccesso di Potassio

È spesso complicato diagnosticarlo, ma di solito si manifesta con un ingiallimento delle foglie fino a diventare bianche. Quando il processo di assorbimento di magnesio, manganese – e talvolta anche di zinco e ferro – è rallentato o assente, è probabile che vi sia un eccesso di potassio. Quest’ultimo può essere trattato mediante una leggera fertilizzazione che includa gli altri microelementi.

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Carenza di Manganese (Mn) nelle piante

Carenza di Manganese (Mn)

La carenza di manganese, un elemento non mobile, è rara e spesso associata alla carenza di ferro e zinco. Si manifesta con clorosi intervenali sulle foglie nuove, mentre le venature rimangono verdi. I sintomi possono diffondersi alle foglie più vecchie, con la comparsa di zone necrotiche sulle foglie più colpite che possono poi cadere. La pianta può apparire appassita e la crescita rallentata, con apici raggrinziti.

Sintomi:

  • Clorosi intervenali sulle foglie nuove.
  • Sviluppo di zone necrotiche sulle foglie più colpite.
  • Crescita rallentata e apici raggrinziti.

Cura: Per contrastare la carenza di manganese, è consigliabile integrare nella fertirrigazione concimi ricchi di microelementi, come il Revive di Advanced Nutrients e l’Ionic Cal Mag Pro di Growth Technology.

 

Eccesso di Manganese

L’eccesso di manganese si manifesta con il colore arancio-rugginoso sulle foglie nuove e sugli apici, che può poi diffondersi anche alle foglie più vecchie. La crescita può essere rallentata e possono verificarsi carenze di ferro e zinco.

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Carenza di Magnesio (Mg) nelle piante

Carenza di Magnesio (Mg)

La carenza di magnesio, un elemento mobile nelle piante, di solito si manifesta nel centro della pianta o nelle foglie più basse, per poi diffondersi alle foglie più giovani. Un segno distintivo di questa carenza è l’ingiallimento o il biancheggiare delle foglie con venature che rimangono di un verde scuro. Le foglie più basse e quelle di mezzo sviluppano delle chiazze gialle tra le venature verde scuro, e i margini fogliari tendono a piegarsi prima che la foglia cada. In casi gravi, la pianta può ingiallire completamente nel giro di poche settimane.

Sintomi:

  • Clorosi a chiazze, partendo dalle foglie più vecchie.
  • Perdita precoce delle foglie più vecchie.
  • Ripiegamento verso l’alto dei margini fogliari.
  • Presenza di chiazze giallognole o violacee sulla lamina fogliare.

Cura: Per contrastare la carenza di magnesio, è consigliabile fertilizzare con concime idrosolubile a rapido assorbimento come il Bionova MgO 8%, che garantisce risultati visibili in circa 2-4 giorni. Un’altra fonte efficace di magnesio, insieme a calcio, ferro e altri microelementi, è il Cal-Mag Extra di Advanced Nutrients.

 

Eccesso di Magnesio

L’eccesso di magnesio è raro e spesso difficile da diagnosticare a occhio nudo.

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Carenza di Calcio (Ca) nelle piante

Carenza di Calcio (Ca)

La carenza di calcio in una pianta può influenzare il suolo rendendolo troppo acido. Nonostante il calcio sia abbondante in natura, trovandosi spesso sotto forma di calcare (CaCO3), le carenze possono verificarsi in suoli acidi. I sintomi sulla pianta includono deformazioni e clorosi internervali sulle foglie, oltre a disseccamenti degli apici vegetativi e dei margini fogliari.

Sintomi:

  • Clorosi delle foglie giovani, seguita da necrosi e caduta.
  • Opacità e ingiallimento del colore delle foglie.
  • Deformazioni delle foglie.
  • Curvatura e appassimento dei lembi fogliari.

Cura: Per contrastare la carenza di calcio, è consigliabile fertilizzare con concimi a rapido assorbimento come il Canna Mono 12% CaO (calcio). Altre fonti di calcio efficaci includono il Cal-Mag Extra di Advanced Nutrients e il Bionova Ca 15%.

 

Eccesso di Calcio

Un’eccessiva presenza di calcio nel suolo può basificare il terreno, causando carenze di potassio, azoto e magnesio, insieme a clorosi ferrica e necrosi delle foglie, soprattutto nelle specie acidofile. I sintomi includono l’ingiallimento delle foglie.

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Carenza di Azoto (N) nelle piante

Carenza di Azoto (N)

Quando le piante soffrono di carenza di azoto, un elemento essenziale per la loro crescita, manifestano diversi sintomi. Le piante mostrano una crescita rallentata, con le foglie più vecchie incapaci di produrre clorofilla, risultando gialle tra le nervature mentre queste rimangono verdi. Questo ingiallimento si estende gradualmente sull’intera foglia, che poi cade. A volte, sia le foglie che i rami possono assumere una tonalità rossiccia, rendendo difficile distinguere la carenza di azoto da quella di fosforo. L’azoto è un elemento altamente mobile e viene rapidamente consumato dalle piante, quindi è necessario integrarlo regolarmente attraverso concimi a lenta cessione come i Lupini Macinati di Al.Fe..

Sintomi:

  • Ingiallimento delle foglie tra le venature che si estende gradualmente.
  • Possibile rossore sui rami e sulle venature delle foglie.
  • Clorosi intervenale sulle foglie giovani.
  • Caduta delle foglie.

Cura: Per contrastare la carenza di azoto, è consigliabile fertilizzare con concimi a rapido assorbimento, come Cellmax Bio-Grow, che offre risultati visibili in circa 4-5 giorni. Altre fonti di azoto efficaci includono il Bionova N 27% e il sangue di bue.

 

Eccesso di Azoto

Quando le piante sono esposte a un eccesso di azoto, un elemento nutritivo essenziale, mostrano segni distintivi. Le foglie assumono un colore verde scuro e tendono a diventare lucide, mentre si incurvano e deformano. I rami, invece, sviluppano internodi più lunghi. Questo rende la pianta più suscettibile agli attacchi di insetti, come gli afidi, e alle infezioni fungine. Inoltre, la capacità della pianta di assorbire acqua può diminuire. In casi gravi, le foglie possono assumere una tonalità bronzo-rame. Le radici tendono a crescere più lentamente e possono marcire. I fiori possono diventare più piccoli e i frutti maturi possono presentare crepe o spaccature.

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Bassi Livelli di CO₂ nelle piante

Bassi Livelli di CO₂

Quando le piante sono esposte a bassi livelli di CO2, possono manifestare problemi nella fotosintesi, con conseguente caduta precoce delle foglie vecchie e rallentamento della crescita generale.

Sintomi:

  • Le foglie mature cadono in anticipo rispetto al normale ciclo di vita.
  • La colorazione delle foglie perde intensità, trasformandosi da verde a giallo e infine a bianco.

Cura: In caso di coltivazione indoor, esistono due soluzioni consigliate: l’utilizzo di un Kit di erogazione di CO2 oppure sfruttare la reazione naturale del micelio presente in Homegrow Exhale.

 

Eccesso di CO₂: Impatto di una Concentrazione Elevata

Un aumento eccessivo dei livelli di anidride carbonica può portare a risultati contrastanti nella coltivazione delle piante. Sebbene una concentrazione più alta del normale di CO2 possa portare notevoli vantaggi, come l’accelerazione del metabolismo e una maggiore produttività delle piante, un eccesso di CO2 può invece causare problemi.

Sintesi dei Benefici:

  • Accelerazione del metabolismo della pianta e aumento della produzione.
  • Maggiore resistenza della pianta agli stress ambientali e all’inquinamento.

Problemi: Tuttavia, quando i livelli di CO2 superano determinate soglie, i vantaggi possono essere compromessi. Livelli troppo elevati di anidride carbonica possono infatti rallentare la crescita delle piante anziché promuoverla. È pertanto cruciale mantenere un monitoraggio costante dei livelli di CO2, in quanto quantità eccessive possono essere dannose non solo per le piante, ma anche per la salute umana, diventando tossiche se presenti in concentrazioni elevate.

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Carenza di Fosforo (P) nelle piante

Carenza di Fosforo (P)

Quando le piante soffrono di carenza di fosforo, un elemento vitale per la loro crescita, manifestano sintomi caratteristici. La crescita della pianta risulta rallentata e le foglie assumono un colore verde bluastro, spesso accompagnato da macchie scure. Gli steli, le foglie e le nervature possono sviluppare tonalità rossastre, in particolare lungo i bordi e sul retro, sebbene questo arrossamento non sia sempre evidente. Le foglie più vecchie diventano scure, arricciate e con bordi incurvati. In caso di grave carenza, possono svilupparsi grandi macchie viola scuro che successivamente diventano bronzee, secche, raggrinzite e cadono. La carenza di fosforo è spesso aggravata su suoli argillosi o acidi e si verifica più comunemente quando il pH del substrato è superiore a 7. In presenza di un pH inferiore a 5,8 e di eccessi di zinco e ferro, i fosfati diventano non assimilabili dalla pianta.

Sintomi:

  • Clorosi lungo le nervature delle foglie, partendo dalle foglie più giovani.
  • Foglie che assumono tonalità bronzo-porpora, raggrinziscono e muoiono.
  • Foglie di colore verde-bluastro scuro, spesso con macchie scure.
  • Crescita rallentata della pianta.

Cura: Per contrastare la carenza di fosforo, è consigliabile fertilizzare con concimi a rapido assorbimento, come il Bionova P 20%, che garantiscono risultati visibili in circa 4-5 giorni. Un’altra fonte efficace di fosforo è il Guanokalong Complete Organics Mix.

 

Eccesso di Fosforo

Un’eccessiva presenza di fosforo può rendere le piante estremamente sensibili alle malattie e alle muffe, con un aumento anomalo della crescita degli apicali. È importante notare che le piante possono impiegare settimane prima di manifestare i sintomi di eccesso di fosforo. Questo eccesso può anche mascherare una carenza di zinco nelle piante.

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Tabella riassuntiva sintomatologie: carenze delle piante

Carenza di Ferro (Fe) Giovani foglie bianche, giallognole e/o scolorite. Quelle adulte normali.
Carenza di Potassio (K) Ingiallimento delle punte e degli angoli delle foglie. Fioritura e fruttificazione scarsa.
Carenza di Manganese (Mn) Sintomi simili alla mancanza di magnesio. Le foglie diventano gialle e presentano dei puntini. Inizia nelle foglie giovani.
Carenza di Magnesio (Mg) Ingiallimento fra le nervature. Sfumature marroni rossastre. Precoce caduta delle foglie
Carenza di Calcio (Ca) Macchie marrone-giallo, circondato da un bordo delineato marrone tagliente e si manifesta su foglie giovani.
Carenza di Azoto (N) Le foglie vecchie ingialliscono e bruciano alle estremità per poi cadere. Crescita lenta. Foglie giovani verde pallido. Steli sottili e piante fragili.
Bassi Livelli di CO₂ Le foglie più vecchie muoiono e cadono. Crescita stentata e lenta.
Carenza di Fosforo (P) Foglie con sfumature scure. Foglie piccole e scure. Ingiallimento foglie vecchie e caduta.

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